Il cartongesso è un materiale molto usato nell’edilizia leggera, in quanto permette di arredare gli ambienti creando soluzioni altamente personalizzate.
Si tratta di un materiale molto duttile che aiuta ad assecondare le esigenze dei clienti… e la creatività degli arredatori.
Grazie al cartongesso si possono realizzare muri divisori, librerie, nicchie, cabine armadio, controsoffittature dalle forme sinuose e persino caminetti e colonne.

Le lastre di cartongesso si possono trovare anche nei centri fai-da-te della grande distribuzione. Sono state inventate e prodotte da Gypsum Company US nel 1916 in USA. Questo materiale ha impiegato quasi una cinquantina d’anni per arrivare in Italia e qualche anno in più per far cambiare idea a quanti lo ritenevano un materiale di scarso valore.
Nel tempo è riuscito a farsi apprezzare e a permettere che molti esperti del settore ne riconoscessero l’importanza, nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie e anche in quello delle nuove costruzioni.

Caratteristiche del cartongesso

Il cartongesso si presenta sotto forma di lastre solitamente alte tra i 260 e i 360 cm. La loro larghezza può corrispondere a 60 cm o a 120 cm. È composto da due strati di cartone con una parte centrale in gesso e il suo spessore è poco meno di 1 cm.

Grazie alla sua consistenza si presta per creare forme smussate e per essere ridimensionato facilmente con un taglierino o con una sega per il legno.
I bordi, dopo essere stati tagliati, possono essere rifiniti con carta vetro a grana grossa o con la levigatrice.
In caso di pareti conclusive, si può migliorare l’aspetto del bordo con un paraspigolo che verrà stuccato, in modo da renderlo invisibile.
I ritagli per le prese elettriche o per i condotti dell’aria condizionata possono essere ricavati con strumenti per il ritaglio di precisione.

Pareti e controsoffitti in cartongesso

Di solito una parete in cartongesso ha uno spessore di 8-10 cm (un controsoffitto può essere di appena 1-2 cm), ed è composta da due lastre esterne di cartongesso e un’intercapedine riempita di materiale isolante e/o fonoassorbente.

Studio Archetipi - Uso del cartongesso
Studio Archetipi – Uso del cartongesso

Il cartongesso permette di studiare elementi su misura per le esigenze di ogni tipologia di cliente.
Si spazia dalle scale elicoidali alle pareti attrezzate; dalle cabine armadio agli scaffali, fino ai banconi dei negozi.

Nel nostro salotto abbiamo deciso di usare il cartongesso per realizzare una libreria con alcuni vani aperti e altri chiusi da antine. La particolarità è data dalle decorazioni create con il pantografo, che impreziosiscono i pannelli con fregi geometrici.

Il cartongesso è ecosostenibile

La composizione del cartongesso è data, come dice il suo nome, da carta e gesso. Nel rispetto dell’ambiente molti marchi che si occupano di questo materiale hanno improntato la propria produzione su:

  • uso di carta riciclata;
  • acquisto di gesso naturale proveniente da cave vicine agli stabilimenti produttivi;
  • processi di produzione che privilegino l’uso di gesso di recupero ottenuto da scarti di lavorazione.

L’attenzione all’ambiente è un dovere per tutti e noi che ci occupiamo di Architettura e di Rinnovo degli spazi abitativi, sentiamo forte la necessità di scegliere materiali eco-friendly.
I processi produttivi del cartongesso vengono pianificati e migliorati costantemente per ridurne l’impatto ambientale.
Ma come riciclare il cartongesso che si vuole eliminare?

I rifiuti legati al cartongesso sono riciclabili al 100%. I produttori hanno messo a punto dei programmi che permettono ai costruttori di “restituire” i muri in cartongesso di scarto, per agevolarne il riciclo. Per i clienti finali, invece, il punto di riferimento restano sempre i centri di riciclo dei rifiuti urbani.

Come si ricicla il cartongesso?

Il cartongesso può essere riciclato in tre modi:

  • frantumando il materiale e utilizzandolo per creare un nuovo muro a secco. Questa è attualmente la scelta più popolare e tutti i principali produttori hanno sistemi in atto per farlo.
  • Il cartongesso riciclato può anche essere usato come ingrediente nel cemento Portland per realizzare stucchi, intonaci e altri materiali da costruzione.
  • Infine, il cartongesso può essere pressato e usato in ambito agricolo. È utile come fertilizzante del terreno. La sua composizione permette di fornire calcio e zolfo per le piante, particolarmente utile quando si coltivano arachidi, patate o mais. Il cartongesso riciclato può anche essere posizionato su un terreno con un alto contenuto di sale per aiutare a neutralizzarlo e avviare così nuove colture.

Come togliere la muffa dai muri in cartongesso

Può capitare che “fiorisca” della muffa sui muri. Anche su quelli in cartongesso. Cosa si può fare?
Ci sono diversi metodi per reagire all’insorgere della muffa. La scelta è strettamente collegata alla gravità della situazione ma in ogni caso è sempre bene usare guanti, occhiali protettivi e, in caso di spazi difficili da areare, una mascherina.

Acqua e candeggina

Se la macchia è in fase iniziale si può mescolare mezza tazza di candeggina con un litro d’acqua per creare un agente che ucciderà la muffa.
Basterà mescolare bene e poi spazzolare le aree compromesse, fino a quando la macchia non scomparirà.

Al termine, pulire la superficie per rimuovere l’umidità in eccesso, senza risciacquare. Lasciando la candeggina sul muro si uccideranno le spore della muffa, nascoste all’interno del cartongesso.

Detersivo specifico

Ci sono diversi tipi di muffa e, di conseguenza, svariate tipologie di agenti chimici anti-muffa. La maggior parte di questi funziona in modo specifico sulla muffa nera. Bisogna tenere presente qual è il tipo di fungo che ha colpito i muri, quando si acquista un prodotto.

Aceto e acqua

Se si sta facendo del proprio meglio per evitare sostanze chimiche, si potrà creare una miscela di parti uguali di acqua e aceto.
Questo composto sarà utile nella lotta alle muffe. Purtroppo non la si può considerare una soluzione definitiva: funziona su molti tipi di spore… ma non su tutte. Alcune infestazioni potrebbero non rispondere nella maniera adeguata a questo mix naturale.

Perossido di idrogeno (acqua ossigenata)

Il perossido di idrogeno funziona bene come la candeggina, ma non è la prima scelta quando si tratta di trovare il prodotto anti-muffa ideale. Infatti potrebbe danneggiare il lavoro di verniciatura, compromettendo la resa finale.

È necessario assicurarsi di usare solo la soluzione al 3%, testarla in un punto del muro, non troppo esposto e procedere. Lasciar riposare per almeno 10 minuti prima di pulire.

Ammoniaca

L’ammoniaca è una sostanza chimica tossica e dovrebbe essere l’ultima scelta nella lotta alle muffe.
Non è particolarmente efficace nell’eliminare la muffa che cresce all’interno di materiali porosi come il legno o, come nel nostro caso, il gesso.

Nel caso in cui non ci fossero alternative migliori è bene usare solo l’ammoniaca chiara e non sulla vernice fresca. Il rischio è una reazione chimica che potrebbe risultare altamente tossica.

Speriamo che questo post ti abbia aiutato a fare chiarezza sulle caratteristiche di questo materiale che può aiutare a rinnovare gli ambienti in modo pratico e non troppo invasivo.

La possibilità di dare forma ad ogni idea e la facilità d’uso rendono il cartongesso uno dei materiali più usati ed apprezzati. A noi capita di sceglierlo spesso, soprattutto durante i nostri interventi di Rinnovo degli ambienti.
Ti piacerebbe parlare con noi di quella idea che ti frulla per la testa? Siamo tutti orecchie!

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